Politica Biella, sembra di essere sul Titanic

Il quadro che vedremo a giugno per le elezioni amministrative di Biella inizia a delinearsi. Cambierà qualche figurante, ma la sostanza no. E’ scontata la riconferma della destra alla guida del nostro capoluogo, grazie sia al consenso elettorale nazionale sia ad un’opposizione debolissima, che non ha saputo evidenziare la drammaticità in cui il biellese è precipitato.

Nulla di nuovo, insomma, se non il riflesso su piccola scala della situazione politica nazionale, visto che la politica locale è stata investita da un’ apatia che ha toccato nell’ ultimo lustro il suo apice.

Dopo gli effetti disastrosi sulla città dei cinque anni della giunta Corradino (di cui Corradino non è il principale responsabile), la riconferma della destra sarà la prova di quanto siano state sbagliate le scelte degli altri schieramenti, chiusi nelle loro ideologie e in preda a ripicche e risentimenti in una

situazione statica da cui non riescono ad uscire. Un ballo mascherato, per alcuni divertente, ma in realtà sembra di essere sul Titanic.

Non cambia la musica per Cossato e per il biellese in generale, trascurato e abbandonato dalla Regione e dai governi locali. La sanità , l’ospedale, le autostrade , i treni , i collegamenti , le strade , i servizi, il lavoro, la sicurezza, le funivie e le funicolari, i 40 milioni fumati, la cultura, centri che si spopolano e negozi chiusi.

Potremmo proseguire a recitare il de profundis per dire che la situazione meriterebbe di essere ribaltata su tutto il fronte.

Per una volta, per dare una svolta a questa città, non solo a Biella, le opposizioni, (assenti) dovrebbero, se davvero avessero a cuore la nostra terra, trovarsi unite per sancire un accordo elettorale, attenzione non coalizione, che vada oltre agli schieramenti politici e che faccia prevalere gli interessi dei biellesi alle logiche di spartizione delle cariche a livello nazionale.

Ci manca il dinamismo, la volontà , la visione, il vero amore per il Biellese.

Nessuno degli sconfitti si lamenti però, quando ancora una volta la destra canterà vittoria e si gongolerà, le liste cosparse di vernice in color di verginità, i saltimbanchi e i partiti che pensano sia sufficiente estrarre dal cilindro un nome ad effetto per sentirsi rinnovati, abbiano il pudore di tacere. Perché saranno loro i responsabili della vittoria dei loro finti avversari. Le vittime i cittadini.

Vittorio Barazzotto