Fuori controllo le asfaltature

Sono bastati pochi giorni di pioggia per squarciare qua e là l’asfalto delle nostre strade, su cui sono comparse buche pericolose per gli automobilisti. Sì contano danni per decine di migliaia di euro e in pericolo costante e’ la salute dei cittadini.

Le strade colabrodo non suscitano grande scalpore ormai. A chi segnala il problema, la risposta degli enti è sempre la stessa: mancanza di fondi.

Ma con questi fondi che cosa si potrebbe fare davvero? Forse, pagare un’impresa per un intervento di ripristino del manto stradale in tempi rapidi, ma si tratterebbe comunque di un’azione di reazione ad una situazione di emergenza.

Sicuramente la mancanza di risorse peggiora la situazione, però va detto che i buchi sulle strade dopo piogge di intensità normale sono provocati dalla mancanza di gestione dell’ordinario. Nessuno vigila sulla qualità e sulla tenuta dell’asfaltatura sia nelle pose sia dopo gli interventi di manutenzione, ad esempio  la fibra, il teleriscaldamento.

Non c’è nessuno responsabile, ma un gioco continuo nella Pubblica Amministrazione alla deresponsabilizzazione . Non è mai colpa di nessuno.

Non esistono più i cantonieri, che si occupavano della manutenzione del piano stradale e fare affidamento al supporto dell’ANAS per le strade provinciali,  le  si sono affidate quasi tutte, dimostra una speranza vana. Gli esempi recenti del ponte e della strada Cossato -Vallemosso sono chiari.

La presenza di personale preparato per il controllo dei lavori sul manto stradale sarebbe, tra l’altro, un utile deterrente per scoraggiare lavori malfatti e al risparmio.

Ora che il clima della campagna elettorale inizia a scaldarsi, ricordiamoci di farci sentire e di chiedere che vengano aumentati  i  controlli sul materiale e in corso d’opera per ridurre i rattoppi causati dall’emergenza continua. Sintesi: Ogni candidato dica quante risorse vuole spendere e in quanto tempo. Sarà più semplice scegliere chi votare alla fine del mandato.

Vittorio Barazzotto