Sfregio di Natale

Gli auguri natalizi messi sotto la statua del bersagliere di Biella fanno discutere. L’abbreviazione inglese del Natale X-MAS sembra rievocare la Decima MAS, di memoria fascista, e fomenta le polemiche che compiacciono la destra, che accusa la sinistra di una caccia alle streghe ridicola e anacronistica.

Non sappiamo se si tratta di una coincidenza o di una scelta, ma per una forza di governo che difende la lingua e le tradizioni italiche, ricorrere ad inglesismi, per di più abbreviati, sembra molto incoerente e fa supporre che si tratti di un messaggio sì identitario , ma di un’ideologia politica ancora dura a morire.

Se così fosse, la collocazione davanti a Villa Schneider, teatro di torture durante gli anni della Repubblica di Salò, sarebbe un brutto segnale, in conflitto con la storia della Città, insignita della “Medaglia d’Oro al Valor Militare per il contributo offerto dalla popolazione alla lotta di Liberazione”, che sul gonfalone di Biella simboleggia la libertà, la democrazia, conquistate duramente grazie anche alla lotta e al sacrifico delle genti biellesi dopo vent’anni di tirannie . Quella stessa libertà che oggi rischiamo di oltraggiare con un accostamento al Natale che sembra quasi blasfemo.

Se questo è voluto, hanno fatto un capolavoro.

Vittorio Barazzotto